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Pannelli fotovoltaici: le 3 cose da sapere per sceglierli e farli fruttare


11/16/2021

Un impianto fotovoltaico è, ormai, una scelta quasi inevitabile per le nuove costruzioni ma, sempre più spesso, anche nelle ristrutturazioni orientate all’efficientamento energetico degli edifici, l’installazione di un sistema a pannelli fotovoltaici viene giustificata dal bilancio tra costi e benefici.

Oltre a consentire un notevole risparmio energetico, una casa alimentata con energia solare, ben isolata e ristrutturata scegliendo i giusti materiali, rispetta il Pianeta e garantisce una maggior salubrità dell’ambiente interno.

Ecco tre cose che bisogna sapere sul fotovoltaico, per capire quale pannello scegliere, come sfruttarne al meglio l’efficienza e perché il litio è un grande protagonista, quando si parla di questi impianti. 

Pannelli integrati o sopratetto? Differenze e come scegliere

Tutti sanno che i pannelli fotovoltaici si installano sui tetti degli edifici da alimentare. Con uno sguardo più attento, però, si può notare che esistono due tipi di pannelli fotovoltaici molto diversi tra loro.

Non è solo di una differenza estetica, per scegliere al meglio tra le due soluzioni la più adatta, occorre fare delle valutazioni specifiche e, in questo ti aiuta Futurhouse.

Pannelli fotovoltaici sopratetto

Visivamente, questi si presentano come i classici pannelli installati sopra al tetto esistente, senza toccare i coppi sottostanti. A livello estetico si tratta della soluzione meno appagante ma, a parità di qualità del tetto, è quella che risulta più efficiente, perché il pannello rimane più fresco e ventilato, essendo staccato dalla struttura del tetto.

Pannelli fotovoltaici integrati

In questo caso, il pannello risulta perfettamente integrato col tetto, andando a sostituire i tradizionali elementi di copertura, come, ad esempio, le tegole.

A livello estetico, i pannelli integrati sono imbattibili, perché offrono l’impatto visivo di un tetto regolare e omogeneo, dall’aspetto molto tecnologico.

Anche se la loro bellezza è indiscutibile, a volte la loro installazione non è una scelta ma un’imposizione: stiamo parlando dei vincoli paesaggistici, per rispondere ai quali, spesso, il pannello integrato è l’unica via possibile. 

Cosa consiglia Futurhouse

Entrambe le soluzioni descritte sono percorribili e permettono la realizzazione di impianti efficienti, ma in base a cosa Futurhouse sceglie di seguire l’una o l’altra strada?

La scelta estetica privilegia sempre il pannello integrato, allora perché, in alcuni casi, Futurhouse stessa consiglia i pannelli sopratetto? Semplicemente perché il pannello integrato deve necessariamente essere installato su tetti dove è stato rifatto l’isolamento, tolti e rivisti manto di copertura e guaine e si è lavorato su ventilazione e impermeabilizzazione. 

Questo significa che, in una ristrutturazione in cui si desidera installare i pannelli fotovoltaici senza rifare il tetto, Futurhouse consiglierà sempre i pannelli sopratetto, mentre, in una nuova costruzione o a fronte di un rifacimento completo del tetto, il pannello integrato sarà la soluzione ideale per ottenere il miglior impatto estetico ed efficienza.

Ecco perché bisogna diffidare da chiunque consigli di installare il pannello integrato su un tetto vecchio non ristrutturato o non rifatto nel modo corretto.

Come far fruttare al massimo il fotovoltaico con i sistemi di accumulo

L’impianto fotovoltaico conviene?

Di sicuro, i costi di installazione iniziali possono spaventare (anche se attualmente, grazie al Superbonus, un simile impianto può essere realizzato quasi a costo zero) ma poi, se ben sfruttato, l’impianto fotovoltaico permette di risparmiare moltissimo sui costi dell’energia.

Vediamo come massimizzare questo risparmio.

L’importanza del sistema di accumulo

La possibilità di accumulare l’energia prodotta grazie ai pannelli fotovoltaici è ciò che davvero rende conveniente installarli.
Fino a qualche tempo fa, l’Enel offriva ai produttori di energia in eccesso, la possibilità di cederla a prezzi vantaggiosi.

Oggi non è più così: l’Enel compra energia a 0,009 Euro e la rivende a 0,035. Ecco perché, se si produce energia in eccesso, in alcuni periodi o in alcuni momenti della giornata, non conviene cederla all’Enel per poi ricomprala spendendo quattro volte tanto.

Diventa così indispensabile disporre di un accumulatore, ovvero di un sistema in grado di trattenere l’energia prodotta in eccesso e di rilasciarla quando serve. 

I sistemi di accumulo per fotovoltaico, insomma, servono a stoccare l’energia in eccesso per renderla disponibile quando i pannelli solari non producono energia a sufficienza (di notte o nei giorni nuvolosi). 

I tecnici li chiamano in diversi modi: accumulatori, accumuli o anche sistemi di storage, ma perché non chiamarli semplicemente batterie?

Perché le batterie sono solo una parte, seppur la principale, di questo sistema, che comprende anche una serie di accessori elettronici in grado di attivare cicli di carica e scarica nel momento in cui è realmente necessario. 

Le comunità energetiche

Un altro vantaggio del disporre di un sistema di accumulo, che contribuisce al contempo ad accrescere l’efficienza dell’impianto, è rappresentato dalla possibilità di entrare a far parte delle comunità energetiche.

Si tratta di modelli innovativi per la produzione e lo scambio di energia rinnovabile che, proprio come avviene per ogni abbonamento, a fronte di una quota fissa dà accesso a vantaggi e benefits.

Nel caso della comunità energetica italiana, con una spesa di circa 20 euro al mese, chi dispone di un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo ha diritto a uno stock di energia, da usare ogni anno, sufficiente a coprire ogni fabbisogno energetico domestico.

In cambio, l’abbonato concede gratuitamente alla comunità la propria energia in eccesso.

La convenienza di questo sistema sta nel fatto che, spesso, nonostante l’accumulatore, il singolo individuo non riesce a usare tutta l’energia prodotta. In questo modo, tutti i membri della comunità energetica, oltre ad assicurarsi un quantitativo di energia sufficiente a soddisfare il proprio fabbisogno, non sprecheranno mai quella prodotta in eccesso.

I vantaggi delle batterie al litio

Alla base di molti accumulatori è il litio, materiale sempre più richiesto, soprattutto quando si parla di green economy. Ma quali sono i vantaggi del litio rispetto al piombo?

Chiunque decida di installare un impianto fotovoltaico dovrebbe sapere che:

  • La ricarica della batteria al litio ha un’efficienza al 96%, mentre quella della batteria al piombo raggiunge solo il 75%.
  • I tempi di ricarica delle batterie al piombo sono molto più lunghi di quelli necessari alle batterie al litio.
  • La ricarica parziale rovina le batterie al piombo, mentre non dà nessun problema a quelle al litio.
  • La batteria al litio pesa molto meno di quella al piombo: 6 kg contro 30 kg!
  • Dal punto di vista della manutenzione e dei costi aggiuntivi, la batteria al litio non prevede nessun costo di struttura, non produce gas e non necessita acqua, mentre lo stesso non si può dire per le batterie al piombo.
  • Una batteria al litio ha una durata superiore di 3/4 volte, rispetto a una al piombo.
  • Dal punto di vista della sicurezza, la batteria al litio consente un controllo maggiore.

Quindi, alla luce di queste tre importanti macro informazioni, si può stabilire come un impianto fotovoltaico possa massimizzare la propria efficienza scegliendo i giusti pannelli, il giusto accumulatore e la giusta batteria. 

Pensi che sia giunto anche per te il momento di dichiarare la tua indipendenza energetica?

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